Il Regno di Saguenay | Rare white and fancy color diamonds, gems and jewelry

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Saguenay Canada

Saguenay, un luogo avvolto in leggende millenarie, affascina con la sua storia e mistero. 

Nella regione di Saguenay-Lac-Saint-Jean, Canada, si erge una cittadina dall'incanto fiabesco. 

Nel 2002, città e comuni si unirono per creare questa nuova entità urbana, oggi con oltre 150.000 abitanti. 

La leggenda di Saguenay inizia nel 1676, quando i francesi ne annunciarono l'esistenza. 

La storia si intreccia con narrazioni indigene di un regno ricco e misterioso. 

Le epiche esplorazioni di Jacques Cartier nel XVI secolo, e le narrazioni scritte da lui, suggerirono l'esistenza di questa terra leggendaria. 

Saguenay fu paragonata all'El Dorado del Nord America e la storia vive ancora oggi. 

L'industria mineraria d'oro nel Québec, tracciata da Cartier, ha radici antiche, ma fu solo nel XIX secolo che iniziò a crescere. 

Oggi, il Québec è il secondo maggior produttore d'oro del Canada, con la miniera di diamanti Renard a svelare nuovi segreti nel territorio selvaggio di James Bay. 

La leggenda di Saguenay continua a incantare e ad alimentare la ricerca di nuove scoperte minerali.

I Diamanti e le Leggende Canadesi: il Regno di Saguenay (versione completa)

Oggi, a volgere lo sguardo verso Saguenay, ci troviamo di fronte a un luogo impregnato di incanto e leggende millenarie. 

Lì, su quel fiordo dall'appellativo omonimo, nella magica regione di Saguenay-Lac-Saint-Jean, nel Québec, Canada, sorge una cittadina che pare uscita da un racconto fiabesco. 

Questo gioiello urbano si erge con grazia, abbracciando il misterioso fiume ed un fiordo che portano lo stesso nome, come se fosse un segreto custodito dall'acqua corrente. 

A distanza di circa 200 chilometri a nord di Québec City, Saguenay si offre agli occhi dei visitatori, accogliendoli con la sua fusione di storia e modernità. 

Una fusione che nasce nel 2002, quando le città di Chicoutimi, Jonquière, La Baie e Laterrière, insieme ai comuni di Lac-Kénogami e Shipshaw, oltre a una parte del comune di Tremblay, si unirono, dando vita a questa nuova entità urbana. 

I suoi abitanti, oggi, sfiorano la cifra di 150.000.

Ma le radici di questa terra affondano profondamente, tanto che l'anno 1676 segna il primo annuncio della sua esistenza da parte dei francesi, che collocarono i primi tasselli della sua storia. 

Tuttavia, ben prima che la sua fisicità prendesse forma, una leggenda, avvolta in un alone di mistero, si intrecciava tra i popoli indigeni. 

Fu un capo irochese, catturato dalle forze coloniali francesi, a narrare di un'epica città nel cuore del Canada. 

Una città governata da anime di estrema generosità, le cui ricchezze superavano ogni immaginazione. 

Queste storie tramandate oralmente tra le tribù indigene, tra cui i Cayuga, i Cherokee, gli Huron, i Mohawk, gli Oneida, gli Onondaga, i Seneca e i Tuscarora, costituivano il tessuto delle leggende iroquai. 

Le narrazioni non solo spiegavano l'origine del mondo, degli esseri viventi e dei rapporti tra il bene e il male, ma si intrecciavano anche con i cicli stagionali, le cerimonie religiose e le dinamiche sociali. 

Il velo dell'incertezza avvolgeva l'effettiva conoscenza degli irochesi riguardo ai diamanti, se mai li conoscessero, oppure se li scambiassero per altri minerali. 

Gli storici esplorano l'ipotesi che la leggenda di Saguenay potesse essere uno stratagemma per sedurre i desideri dei francesi o esprimere la brama di una terra migliore. 

Altri avanzano l'idea che gli irochesi possedessero una conoscenza rudimentale della geologia, potendo aver scoperto grezzi diamanti durante le loro esplorazioni.

Ci troviamo nell'anno 1541, quando una missione senza pari venne ordinata da Francesco I di Francia (1494-1547), il monarca che risuonò come primo sovrano europeo del Canada, sebbene all'epoca la terra non portasse ancora questo nome. 

Fu lui a commissionare l'esplorazione dei territori settentrionali delle nuove Americhe, con l'arduo compito di trovare il leggendario regno di Saguenay. 

In quell'anno, il sovrano nominò Jean Francois de la Rocque de Roberval, noto anche come Jean-François Roberval (1500-1560 circa), nobile esploratore, quale luogotenente generale dei territori nordamericani. 

De La Rocque si spinse oltre i confini con l'ardore di un'anima avventuriera, raggiungendo le coste di una nuova terra nel 1543. 

Fu lì che si scontrò con un altro protagonista delle epiche esplorazioni, Jacques Cartier (1491-1557). Costui si fece portavoce di diamanti, oro e perle che asseriva provenire da Saguenay. 

Tuttavia, la regione a nord-ovest che Roberval scrutò non rivelerà alcuna traccia tangibile dell'esistenza di questa terra leggendaria. 

Storie non confermate, ma sempre sussurrate, suggeriscono che alcuni indigeni canadesi abbia ingannato gli insaziabili francesi, affascinati dalla promessa di ricchezze.

In quest'epopea, una figura eminente è quella dell'esploratore francese Jacques Cartier. 

Egli svolse tre incursioni in Nord America tra il 1534 e il 1542, costellando la storia con le gesta coraggiose dell'uomo che inseguiva sogni d'oltremare. 

Tuttavia, il suo scopo iniziale non era la ricerca del regno perduto, bensì un tentativo di individuare una via diretta verso l'Asia, che attraversasse il continente americano come un portale per le meraviglie orientali. 

Il suo zelo per questa missione affascinò i posteri, ma finì per alimentare gli sforzi di innumerevoli esploratori nei decenni successivi.

Incredibilmente, perfino ai giorni nostri, alcune menti illuminate sospirano per la possibilità che questa terra mitica sia effettivamente esistita. 

Attraverso gli scritti di Cartier, le parole tramandate dagli indigeni parlano di Saguenay, un territorio leggendario nel cuore del Canada. 

Le parole scritte dal famoso esploratore sono diventate una bussola, guidando i francesi verso un nuovo mondo che presto sarebbe stato ribattezzato "Canada". 

I viaggi di Cartier scoprirono nuove terre, spalancando la strada a insediamenti francesi futuri nella regione. 

I viaggi, uno nel lontano 1534, il secondo nel 1535-1536 e il terzo nel 1541-1542, avrebbero profondamente rafforzato i legami tra la Francia e il Nuovo Mondo. 

E fu Cartier a coniare il termine "Canada", identificando quella porzione specifica di terra intorno al fiume San Lorenzo e alla città di Québec. 

Nel corso del tempo, il termine "Canada" avrebbe abbracciato altre regioni della Nuova Francia, l'area colonizzata dai francesi in Nord America. 

Tutto questo nacque dalla parola irochese "kanata", che significava "villaggio" o "insediamento".

Il culmine di questa evoluzione giunse in un giorno solenne, il 1° luglio 1867. 

In quel giorno, l'Atto del Nord America Britannico entrò in vigore, dando vita al Dominion del Canada. 

La confederazione abbracciava quattro province: Ontario, Québec, Nuova Scozia e Nuovo Brunswick. 

Nel corso degli anni, il nome "Canada" si espanse per includere altre province e territori, divenendo l'etichetta che identificava l'intero stato. 

Così si formò il Canada, un vasto paese dalle molteplici sfaccettature culturali, una nazione con una storia ricca e un posto di rilievo nel panorama internazionale.

Tuttavia, tornando all'ombra della leggenda di Saguenay, essa ci racconta di un regno incantato e di capo Donnacona, figura centrale nei racconti. 

Una terra di tesori, nascosta nell'entroterra canadese, oltre le terre fino ad allora inesplorate dai francesi. 

La fama di Saguenay era tessuta attorno a questa figura di Donnacona, il valoroso capo che catturava il cuore di chiunque con le sue narrazioni di una terra tanto meravigliosa quanto enigmatica. 

Queste storie, riportate con la maestria delle parole scritte da Cartier, attraversarono l'Atlantico, suscitando l'immaginazione di molti.

Ora, immergiamoci nelle profondità di questa terra leggendaria. Saguenay, il gioiello nascosto, si cela appena nell'interno dell'attuale città di Québec, in Canada. 

Fu qui che Jacques Cartier cercò per la prima volta il mitico regno intorno al 1535. L'ironia è palpabile: Saguenay era facilmente accessibile, ma l'anelito alla sua vera essenza costituiva il vero mistero.

Tra gli archivi antichi, spunta un'opera dalle radici italiane, un testo che risale al lontano 1565 (o 1572). 

Girolamo Benzoni, con abilità narrativa, fa riecheggiare le storie raccolte da Cartier nel suo libro "La Historia del Mondo Nuovo," arricchendole con ulteriori dettagli intriganti. 

Con fermezza afferma che Saguenay rappresentava una terra di abbondanza, retta da un potente re. 

Quando la voce della reggia perduta giunse alle coste della Francia, gli esploratori transalpini, catturati dall'epica saga, salparono verso il Nuovo Mondo. 

Intrapresero un viaggio nelle regioni canadesi, aprendo la strada alla colonizzazione di parti di quel territorio. 

Gli storici francesi, affascinati dal mistero di questa terra mitica, la paragonarono all'El Dorado del Nord America.

E un secolo e mezzo dopo le epiche esplorazioni, il "Mission du Saguenay. Relation inédite" di R. P. Pierre Laure, del 1720 à 1730, fa luce su questa terra avvolta dal mistero.

Ma è Marc Lescarbot, figura di spicco, a ergersi nel panorama del racconto di Saguenay. 

Avvocato e storico francese, nel 1609 pubblicò la celebre opera "Histoire naturelle et générale de la Nouvelle France". 

In quest'opera straordinaria, Lescarbot narrò le gesta di Donnacona e del suo regno mitico, anche se con una dose di scetticismo verso le leggende eccessivamente fantasiose sulla ricchezza di Saguenay. 

La verità di questa leggenda è fuggente, sfuggente come un diamante che sfugge tra le dita.

Tuttavia, la storia di Saguenay, multiforme come un affresco caleidoscopico, non si arresta qui. Un velo di mistero si addensa all'orizzonte. 

In base a posizione e descrizione, sorge la suggestione: potrebbe il Regno di Saguenay essere stato norreno? 

Indizi sempre più tangibili suggeriscono che popolazioni scandinave abbiano raggiunto l'America del Nord secoli prima di Colombo. 

Forse, nei sussurri del vento tra le gole del fiume Saguenay, è racchiuso un segreto millenario, in attesa di essere svelato.

Eppure, nonostante le narrazioni avvincenti, il verdetto di Saguenay è ancora oggetto di dibattito tra gli storici. 

Alcuni sospettano che possa essere stata una creazione mitologica o un'esagerazione delle ricchezze di quelle terre. 

Altri teorizzano l'esistenza di qualche forma di insediamento o società indigena avanzata, ma le prove tangibili sono scarse. 

Forse la verità riposa in un antico manoscritto, celato tra le pieghe del tempo, pronto ad essere svelato da coloro che osano addentrarsi nell'abisso della storia.

Così, la leggenda di Saguenay continua a vivere, avvolta dall'enigma e dal fascino del passato. 

Incantati dalla sua storia, ci ritroviamo a chiederci se Saguenay sia stata solo frutto della nostra immaginazione, o se in un'epoca remota abbia effettivamente brillato, un diamante luminoso celato tra le nebbie del tempo. 

Solo il vento dell'avventura e la curiosità ardente possono guidarci attraverso il velo sottile che separa realtà e fantasia, alla scoperta di un luogo incantato, il Regno di Saguenay.

I diamanti e Saguenay

L'antica storia delle miniere d'oro nel Quebec trae le sue radici sempre dall'epoca di Jacques Cartier nel XVI secolo. 

Fu Cartier, il navigatore e esploratore francese, a sognare di aver scoperto oro e diamanti sulla maestosa montagna di Cap Diamant (dal nome decisamente suggestivo). 

Tuttavia, quando le sue vele lo portarono di nuovo in Francia, la delusione lo accolse: ciò che aveva creduto essere preziosi gioielli si rivelò essere pirite e quarzo. 

Questa illusione sfumò nel vento dell'Atlantico, e dopo questo sbalorditivo equivoco, l'epopea dell'industria mineraria aurifera nel Quebec avrebbe atteso ancora mezzo secolo prima di cominciare a scrivere il suo capitolo significativo. 

Fu solo nella metà del XIX secolo che si registrarono scoperte tangibili nelle viscere meridionali del Quebec, gettando le fondamenta per l'attività estrattiva d'oro che caratterizza la regione fino ai giorni nostri.

Attraversando il tempo e giungendo al presente, ci troviamo di fronte al Quebec come il secondo principale produttore d'oro del Canada. 

Nel 2018, il 33,7% dell'oro canadese scaturì dalle profondità del Quebec, accumulando un totale di 2,16 milioni di once, equivalenti a 61,7 tonnellate. 

Tra le dominanti figure di questa imponente industria, Agnico Eagle Mines guida il corteo, custodendo il titolo di maggiore produttore aurifero della provincia. 

Proprietaria di tre miniere, la società non solo sfrutta ma anche esplora il territorio circostante, sempre in cerca di nuove opportunità e riserve nascoste.

Benché l'incertezza circondi l’esistenza storica di Saguenay negli annali ufficiali, potrebbe essere che queste narrazioni avvolte di lusso siano state intrecciate con la realtà delle risorse minerarie, ognuna rivelando una parte del suo segreto. 

La recente miniera di Renard nella regione di James Bay, a nord-ovest della città di Saguenay, riscalda i cuori degli studiosi di questa leggendaria epopea. 

Nel 2001, Ashton Mining of Canada e Stornoway Diamond Corporation portò alla luce la scoperta di questo giacimento di diamanti, situato nel cuore di questa regione. 

Un territorio selvaggio e affascinante, con fiumi ardenti e boschi senza fine, che ancora conserva i segreti della sua storia.

Le pagine di questa storia mineraria si sviluppano, e nel 2016, la miniera di diamanti Renard fu ufficialmente aperta, ponendo fine a un periodo di attesa. 

Proprietà di Stornoway Diamond Corporation, questa miniera segna un passo significativo, diventando la prima miniera di diamanti in Quebec e una delle sole sei in tutto il Canada. 

Il canto dei picconi, il fruscio delle ruspe, tutto è orchestrato per estrarre circa 1,6 milioni di carati ogni anno, rappresentando un prezioso 1% dell'offerta globale.

La ricerca nell'area non cessa, e la regione è ancora terreno fertile per future scoperte minerarie. 

Con le vette delle montagne che sembrano sussurrare promesse di ricchezza e i ruscelli che celano i loro segreti d'oro, la leggenda di Saguenay continua a incantare i cuori degli avventurieri moderni. 

Potrebbe essere che il ricco suolo del Quebec nasconda ancora nuove ricchezze, pronte ad emergere dal buio delle profondità della terra e brillare nella luce della scoperta. 

Questo territorio, così connesso alle leggende e alle realtà minerali, non ha ancora raccontato l'ultima parola della sua storia.


Fonti: Jacques Cartier. "Voyages au Canada." 1534-1542, Girolamo Benzoni. "La Historia del Mondo Nuovo." 1565, Marc Lescarbot. "Histoire naturelle et générale de la Nouvelle France." 1609, "The Diavik Diamond Mine." Dominion Diamond Mines. (https://www.ddmines.com/our-operations/diavik/), "Ekati Diamond Mine." Dominion Diamond Mines. (https://www.ddmines.com/our-operations/ekati/), ChatGPT, "Kelsey Lake Diamond Mine." Mindat.org. (https://www.mindat.org/loc-4579.html), historicmysteries.com, Ancient-origins.net, Wikipedia, grunge.com, stornowaydiamonds.com, seekingalpha.com, /gallica.bnf.fr
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