Marylin Monroe ed il Diamante Luna di Baroda | Rare diamonds, gems, jewelry, gemology and crypto payments
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Un diamante giallo, di una ventina di carati oggi non fa molto rumore nel mondo dei preziosi. 

Ma nel primo dopoguerra, una pietra del genere, soprattutto per il grande pubblico era una primizia. 

Questa e’ al storia del Diamante Luna di Baroda, un cristallo che non solo ebbe il “privilegio” di essere indossato da una splendida attrice statunitense, ma che fu anche il primo di tale colore a fare la sua apparizione sui grandi schermi. 

Ad aggiunere al fascino della pietra, si aggiunse la leggenda che essa fosse portatrice di malocchio.

Stando alle scarse testimonianze disponibili, la Luna di Baroda fu ottenuta da un grezzo di “soli” 25,95 carati. 

Essa fu rinvenuta, come quasi quelle del suo tempo, nelle famose miniere di Golconda (oggi negli stati di Telangana e Andhra Pradesh in India), tra il XV e il XVII secolo. 

Come suggerisce il nome, la piccola gioia prese il suo nome dalla città di Baroda (oggi chiamata Vadodara, nello stato indiano di Gujarat). 

Il suo colore giallo fantasia (Fancy Yellow) e la sua purezza (VS2 sulla scala GIA), vennero infusi in diamante taglio a goccia antico, da 24,04 carati (una perdita di peso straordinariamente specialmente se si considerano le tecniche di taglio antiquate), destinato ad adornare un copricapo reale, o "pagri", di una nobile stirpe indiana.

Per la maggior parte dei suoi quasi 400/500 anni di storia, il diamante rimase infatti (così come altri di grande valore quali la Stella del Sud e il Dresda Inglese), nei forzieri della potente famiglia Gaekwad di Baroda, che per oltre due secoli, governò gran parte dell’odierno Gujarat. 

A metà del 1700, la pietra fu donata all'imperatrice Maria Teresa d'Austria, madre di Maria Antonietta. 

Tuttavia, alla morte prematura dell'imperatrice (malasorte?), gli Asburgo la restituirono ai precedenti possessori. 

Nel 1860, il diamante fu montato su un ciondolo e rimase in India ancora per qualche decennio. 

Negli anni ’20, fu venduto dal Marajah Savajrao Gaekwad III, ad un compratore anonimo. 

Nei due decenni successivi, esso lasciò il suo paese natale per attraversare l’oceano e nel 1943, la pietra trovò un posto sicuro nelle casseforti di un nuovo possessore, Meyer Rosenbaum di Detroit, presidente della Meyer Jewelry Company, negli Stati Uniti. 

Solo pochi mesi dopo, la Luna di Baroda fu esposta pubblicamente in una mostra nel 1944. 

Proprio in quegli anni, De Beers stava inaugurando una massiccia campagna di pubblicità per dare ai diamanti una nuova visibilità, visto che le gemme avevano perso lustro a causa della crisi del ’29, prima e del secondo conflitto mondiale, poi. 

Famoso è lo slogan della compagnia britannica del 1947, “A Diamond is Forever/Un Diamante è per Sempre”. 

Come parte della nuova strategia di rilancio, vi fu la trovata di abbinare pezzi importanti alle stelle del Cinema. 

Forse in quest’ottica, Meyer decise di proporre a Marilyn Monroe di indossare la gemma nel film, del 1953, Gli Uomini preferiscono le Bionde (titolo originale: Gentlemen Prefer Blondes). 

In questa pellicola la Monroe cantava anche la celeberrima "Diamonds are a Girl's Best Friend".

Passarono quattro decenni e la Luna di Baroda incominciò la ricerca di un nuovo padrone. 

Essa fu battuta all'asta da Christie's a New York, non una, ma due volte: la prima nel 1990 (nello stesso periodo, la foto autografa dell'attrice con il diamante al collo, valeva da sola intorno ai $15.000) e poi di nuovo nel 2018, quando venne strappata da un collezionista privato per “soli” $10,3 milioni di dollari.

Come molti altri diamanti indiani famosi, anche la Luna di Baroda ha un lato oscuro. 

Secondo il mito, il suo portatore (o portatrice) dovrebbe evitare di guadare ogni tipo di corso d'acqua. 

Una volta separato dal territorio sul quale era destinato a vigilare, esso acquista un potere malefico: “Se la gemma attraversa un mare o un oceano, porterà sfortuna al suo proprietario." 

Alcuni credono che la carriera di Marylin Monroe iniziò a deteriorarsi allorchè la bionda californiana accettò di indossare la pietra. 

Sarà vero?

Articolo di: Dario Marchiori - Sito: Storie di Gemme

Fonti: Linkedin, naturaldiamonds.com, christies.com, historyofvadodara.in, middiamonds.com.
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