Gemme e Segni Zodiacali: Parte 5 | Rare diamonds, gems, jewelry, gemology and NFT
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Gemme e pietre preziose

Non è chiaro come e quando siano stati stabiliti i segni zodiacali. 

Sebbene i popoli mesopotamici (sumeri, akkadi ecc.) abbiano ideato il primo sistema completo nel III millennio a.C., si sa che esistevano forme di divinazione simili ancora più antiche. 

La storia della divinazione celeste è quindi generalmente attribuita ai testi tardo-babilonesi (1800 a.C. circa), seguiti da quelli medio-babilonesi e quindi da quelli medio-assiri (1200 a.C. circa). 

Queste civiltà credevano che gli dei si manifestassero attraverso le immagini celesti dei pianeti o delle stelle con cui erano associati. 

I presagi astrologici negativi correlati a specifici eventi astronomici erano quindi visti come indicazioni di insoddisfazione o disturbo delle divinità rappresentate dagli stessi. 

Tali indicazioni venivano accolte come messaggi ed incitamenti da parte delle entità supreme, che avvisavano i popoli senza arrecare danni iniziali al re e alla sua nazione. 

Nel XVI secolo a.C., un ampio impiego dell'astrologia venne attestato dall’opera Enuma Anu Enlil, un congiunto di 70 tavolette cuneiformi comprendenti 7.000 presagi celesti. 

Prima del VII secolo a.C., sembra che la comprensione dell'astronomia fosse abbastanza rudimentale. 

In queste fasi primordiale dell’astrologia, a causa dell’incapacità dei primi sacerdoti di prevedere con precisione il movimento planetario con sufficiente anticipo, le interpretazioni venivano richieste quando questi si erano già verificati o leggermente prima di essi. 

Il dio protettore (ed il più potente tra le tante divinità) di Babilonia era Marduk, che studi contemporanei fanno corrispondere con il pianeta Giove. 

Particolare attenzione veniva data a questo corpo celeste, ma tutti gli astri erano in constante monitoraggio. 

Osservando il movimento stagionale del sole, della luna e dei pianeti, i babilonesi collegarono le loro convinzioni sull'intervento divino nella loro vita quotidiana allo spazio e al tempo. 

Essi si affidavano, infatti, ad un’astrologia oroscopica, ossia di predizione. 

Attraverso di essa, osservando il firmamento, si dovevano prevedere circostanze significative non ancora accadute, mettendo in relazione eventi minacciosi, come un'eclissi lunare, a problemi sociali, politici e ambientali negli aspetti della vita quotidiana. 

Di tutti i pianeti cinque furono riconosciuti come correlati con quelli greci (e quindi, in qualche maniera, moderni): Giove/Marduk, Venere/Ishtar, Saturno/Ninurta, Nabu/Mercurio e Marte/Nergal. 

Si riteneva che i movimenti del Sole, della Luna e dei cinque pianeti rappresentassero l'attività dei cinque dèi in questione, insieme al dio-luna/dea Sin/Selardi e al dio-sole Shamash, nel preparare gli eventi sulla terra. 

In definitiva se si era in grado di leggere e interpretare correttamente l'attività di questi pianeti si sarebbe potuto sapere a cosa mirassero gli dèi. 

Ai 5 pianeti, col tempo, vennero aggiunte altre cinque entità celestiali (più il sole e la luna). 

Di qui il passo verso la tavola astrologica a noi nota fu relativamente breve. 

Quattro paesi mesopotamici (Elam, Amurru, Subartu e Akkad) contribuirono a creare un anno solare diviso in dodici mesi. 

I mesi erano equamente suddivisi e dedicati ai quattro regni. 

Il primo, il quinto e il nono mese appartenevano ad Akkad, il secondo, il sesto e il decimo ad Elam, il terzo, il settimo e l'undicesimo ad Amurru e il quarto, l'ottavo e il dodicesimo a Subartu. 

Anche i segni zodiacali erano presenti in questa epoca ed anch’essi si stabilizzarono nello stesso numero finale, dodici. 

Tali segni furono elencati su una delle prime tavolette persiane recuperate, oggi ospitate al British Museum di Londra. 

Tuttavia, i segni astrologici odierni non corrispondono alle antiche costellazioni con le quali erano stati identificati originariamente. 

In parte ciò può derivare dal fatto che c’è stato un cambio di posizione degli stessi nel firmamento visibile. 

Il segno dei Pesci, ad esempio, attualmente corrisponde al sorgere della costellazione dell'Acquario. 

Inoltre, va aggiunto, che le posizioni percepite dei corpi celesti sono in qualche modo ingannevoli. 

Quando si osservano le stelle attraverso lo spazio tridimensionale, la loro disposizione appare come se fosse bidimensionale (è impossibile determinarne la profondità). 

Le stelle che sembrano essere l'una accanto all'altra, in una costellazione, possono in effetti essere distanti centinaia di anni luce. 

Per citarne una, nella famosa costellazione di Orione, la stella più vicina è Bellatrix, a poco più di 200 anni luce dalla Terra, mentre quella più lontana, Alnilam, dista circa 1.300 anni luce da essa. 

Dal punto di vista dell’osservatore terrestre, tuttavia, esse brillano come se fossero fianco a fianco e creano un regolare percorso immaginario. 

Mentre la Terra ruota, il sole, la luna e i pianeti sembrano muoversi generalmente lungo uno schema prestabilito attraverso il cielo. 

Questa direzione, chiamata eclittica, disegna una linea immaginaria nel cielo che segna il percorso percepito del sole, della luna e degli altri pianeti. 

Su questa riga immaginaria si collocano le costellazioni natali (quelle che corrispondono ai segni dello zodiaco). 

Anche la teoria dell'eclittica come rappresentante del corso del Sole attraverso l'anno, divisa in dodici costellazioni con una misura di 30° per ogni divisione, è di origine babilonese, ma tale divisione fu perfezionata nel tempo fino a dopo la caduta dell'impero (babilonese) nel 539 a.C. già allora, calendario astronomico (feste importanti e le altre attività religiose) e l'astrologia erano molto interconnessi. 

Il percorso dell'eclittica in realtà passa attraverso 13 delle 88 costellazioni ufficialmente riconosciute dall'Unione Astronomica Internazionale (IAU) dal 1929, ma solo 12 di queste costituiscono il cosiddetto zodiaco occidentale. Le 13 costellazioni nel percorso dell'eclittica sono: Capricorno, Acquario, Pesci, Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Ofiuco, Sagittario. 

Il 13ismo, Ofiuco, venne probabilmente omesso perché, quando i segni furono descritti per la prima volta, le stelle non erano esattamente nella stessa posizione di oggi. 

Inoltre 12 è un numero fortemente simbolico, mentre il 13 ha acquisito la sua valenza negativa (in ambito cristiano) solo negli ultimi 2000 anni. 

I segni zodiacali divennero parte dell’astrologia europea attraverso un lungo percorso. 

Essi passarono dalla tradizione mesopotamica a quella ellenica, che ne adottò nomenclatura e principi, e successivamente da quella greca a quella europeo-cristiana. 

Per esempio, gli antichi mesopotamici si rifacevano ai "gemelli", "leone" e "granchio" migliaia di anni fa, le stesse costellazioni che europei e nordamericani moderni (e gli antichi greci) conoscono rispettivamente come Gemini, Leo e Cancro. 

Una caratteristica introdotta dagli antichi astrologi greci fu l’ordine dei segni zodiacali che non corrisponde con quello dei mesi. 

Fu l'astronomo greco Ipparco di Nicea (190-120 a.C.) ad introdurre il termine "Primo Punto dell'Ariete" (o "Cuspide dell'Ariete") quando osservò che il Sole si trovava all'interno della costellazione dell'Ariete durante l'equinozio di primavera. 

Tuttavia, l'apparente posizione dell'equinozio di primavera del Sole si è continuamente spostata lungo l'eclittica di circa 1 grado ogni 73 anni a causa dell'oscillazione processionale. 

Questo movimento causato principalmente dalle interazioni con il Sole e la Luna. 

fa sì che il polo del nostro pianeta descriva un cerchio di 47 gradi attraverso il cielo ogni 26.000 anni. 

Anche per questo motivo il primo segno riportato dagli oroscopi non è quello dedicato a gennaio (Capricorno), ma l’Ariete, segno che si stende tra la fine di marzo ed aprile. 

Il successivo salto in avanti, nell’evoluzione del concetto di zodiaco nel vecchio continente, fu innescato dagli studi di Alfonso X detto “Il Saggio” (XIII secolo). 

Alfonso fu uno tra i primi letterati europei a dare grande spazio ad astrologia ed alla sua correlazione con le pietre preziose. Il monarca, il cui nome era Re Alfonso Fernandes di Castiglia, regnò dal 1252 al 1284. 

Fu mecenate della letteratura e della cultura e fece un grande sforzo per recuperare materiali astronomici arabi e, soprattutto, andalusi, traducendoli in spagnolo. 

Così facendo egli si pose come pioniere nell'uso del volgare della cultura ispanica come un linguaggio scientifico. 

La massima espressione di questa politica culturale si trova nelle sue Tavole Alfonsine, nelle quali si riscontra un'aspirazione all'universalità molto in linea con un progetto di produrre una serie di schemi astronomici “imperiali”. 

Le traduzioni di Alfonsine si installarono su opere arabe che non erano state precedentemente tradotte in latino e furono calcolate seguendo le Tavole di Toledo (tavole astronomiche utilizzate per predire il movimento del Sole, della Luna e dei pianeti in relazione con le stelle fisse e compilate nel 1080). 

Alfonso X compose il primo grande trattato sull'astrologia e le pietre preziose: il suo obiettivo principale era quello di dimostrare le connessioni tra gemme (e altri minerali) ed corpi celesti. 

Alfonso X classificò le gemme in base al colore e collocò ciascuna sotto uno dei dodici segni zodiacali, includendo osservazioni su proprietà, usi e virtù medicinali con attenzione al modo in cui queste qualità venivano influenzate dai pianeti e dalle stelle. 

I suoi scritti servirono da modello per le connessioni tra gemme e segni astrologici, e divennero probabilmente lo standard di consultazione astrologica per tutta l'Europa per secoli, fino ai giorni nostri. 

Bisogna anche considerare che, fino a pochi secoli fa, l'astrologia era considerata parte di una scienza, al pari dell'astronomia. 

Pensatori antichi del calibro Giovanni Keplero (Johannes Kepler 1571-1630), erano spesso, proprio come l’importante astronomo tedesco, affermati astrologhi. 

Le gemme portafortuna attuali sono in parte il frutto di successivi colpi di marketing ed in parte il promemoria di quel retaggio che trova le sue radici nella tradizione biblica. 

A differenza delle pietre natali (ben codificate, ad ogni mese corrispondono una o più gemme), quelle “zodiacali non sono codificate in modo ufficiale ed univoco, per cui la loro lista varia tra coloro che ne promuovono l’influenza. 

Un elenco piuttosto completo venne redatto, nel 1928 (nel testo “Secret Teachings of all Ages), da Manly Palmer Hall. 

L’autore, astrologo e mistico canadese diede un resoconto piuttosto completo delle associazioni tra gemme e pianeti: Paracelso, Agrippa, Kircher, Lilly e numerosi altri maghi e astrologi hanno tabulato le gemme e le pietre corrispondenti ai vari pianeti e segni zodiacali. 

Il seguente elenco è presente nei loro scritti. 

  • Al sole è assegnato il carbonchio, il rubino, il granato, specialmente il piropo, e altre pietre ardenti, a volte il diamante; 
  • alla luna, la perla, la selenite e altre forme di cristallo; 
  • a Saturno, l'onice, il diaspro, il topazio e talvolta il lapislazzulo/i; 
  • a Giove, lo zaffiro, lo smeraldo e il marmo; 
  • a Marte, l'ametista, il giacinto, la calamita, a volte il diamante; 
  • a Venere, la turchese, il berillo, lo smeraldo e talvolta la perla, l'alabastro, il corallo e la corniola; 
  • a Mercurio, il crisolito, l'agata e il marmo variegato. 

Allo zodiaco, le stesse autorità assegnarono le seguenti gemme e pietre: 

  • All'Ariete la sardonice, la pietra del sangue, l'ametista e il diamante; 
  • al Toro la corniola, il turchese, il giacinto, lo zaffiro, l'agata muschiata e lo smeraldo; 
  • ai Gemelli il topazio, l'agata, il crisoprasio, il cristallo e l'acquamarina; 
  • al Cancro il topazio, il calcedonio, l'onice nero, la pietra di luna, la perla, l'occhio di gatto, il cristallo e talvolta lo smeraldo; 
  • al Leone il diaspro, la sardonica, il berillo, il rubino, il crisolito, l'ambra, la tormalina, a volte il diamante; 
  • alla Vergine lo smeraldo, la camelia, la giada, il crisolito e talvolta il diaspro rosa e il giacinto; 
  • alla Bilancia il berillo, il sardio, il corallo, il lapislazzuli, l'opale e talvolta il diamante; 
  • allo Scorpione l'ametista, il berillo, la sardonice, l'acquamarina, il carbonchio, la calamita, il topazio e la malachite; 
  • al Sagittario muoiono giacinto, topazio, crisolito, smeraldo, carbonchio e turchese; 
  • al Capricorno il crisoprasio, il rubino, la malachite, l'onice nero, l'onice bianco, il giaietto e la pietra di luna; 
  • all'Acquario il cristallo, lo zaffiro, il granato, lo zircone e l'opale; 
  • ai Pesci lo zaffiro, il diaspro, il crisolito, la pietra di luna e l'ametista.”

Oggi, questo elenco indicativo di pietre zodiacali e corrispettivi corpi celesti appare come segue:

1. Pietre portafortuna del segno dell’Ariete (dal 21 marzo al 20 aprile, dominato dal corpo celeste Marte): Pietra del Sangue e Diamante (alcuni suggeriscono anche Corallo). 

I nativi di questo segno brillano per la fiducia in sé stessi, caparbietà e per la loro ricerca di potere. 

Tendono ad essere fieramente indipendenti, estremamente competitivi, amanti della libertà, avventurosi, entusiasti, audaci, atletici, impulsivi, dinamici, potenti, eccessivamente sicuri di sé, rumorosi, schietti, frettolosi, testardi, volitivi, focosi, scortesi, egoisti, impulsivi, intraprendenti, amanti del rischio e del confronto. 

L'Ariete tende ad agire prima e poi a pensare. 

Pietra del Sangue propizia azione e vitalità ed esalta la passione, la forza e la creatività. 

Il diamante duraturo, invece, promuove il pensiero chiaro e riduce l'impulsività.

2. Pietra portafortuna del segno del Toro (dal 21 aprile al 20 maggio, dominato dal corpo celeste Venere): Zaffiro (altri suggeriscono anche Malachite, Giadeite e Ambra). 

I nativi di questo segno spesso mostrano forti capacità di empatia e che li aiutano a costruire buoni legami di amicizia. 

Le persone Toro amano le cose belle della vita; possono sembrare estremamente materialisti. 

A volte sono lenti nell'agire, bravi nella gestione del denaro, amanti della vita all'aria aperta (come l'agricoltura o il giardinaggio), molto pratici e con i piedi per terra. 

Le persone del Toro in genere non amano il cambiamento. Lo zaffiro propizia l’espressione di sé e la ricerca della verità. 

Favorito dai reali per secoli, questa gemma blu simboleggia anche amore e saggezza.

3. Pietra portafortuna del segno dei Gemelli (dal 21 maggio al 20 giugno, dominato dal corpo celeste Mercurio): Agata (altri suggeriscono anche Perla, Calcedonio e Quarzo Rosso). 

I Gemelli sono associati alla comunicazione e alla creatività, i nativi di questo segno hanno il potere di guadagnare facilmente la fiducia e sanno esprimersi in maniera eccelsa. 

I Gemelli di solito sono buoni argomentatori, spiritosi, adattivi, civettuoli, giocosi (a volte offensivi), imbroglioni, incoerenti, facili da accontentare, intellettuali, loquaci, arguti, socievoli, in cerca di conoscenza e mutevoli. 

In genere amano leggere, scrivere e giochi mentali e sono bravi nel multitasking. L’agata propizia equilibrio e stabilità, aiuta a bilanciare l'energia e le emozioni proteggendo dalla negatività.

4. Pietra portafortuna del segno del Cancro (dal 21 giugno al 22 luglio, dominato dal corpo celeste Luna): Smeraldo (altri suggeriscono anche Pietra di luna, Giadeite e Perla). 

Si dice che i cancerini siano ricettivi alle visioni del terzo occhio, il centro dell'anima. 

Sono molto sensibili (e spesso imprevedibili), romantici, simpatici, dolci, premurosi, materni e casalinghi. 

I nativi di questo segno amano i pasti cucinati in casa e il tempo di qualità, trascorso in famiglia; sono socialmente conservatori e si ritirano dalla scena quando vengono feriti o offesi. Lo smeraldo propizia amore e gentilezza, evoca pace ed equilibrio.

5. Pietra portafortuna del segno del Leone (dal 23 luglio al 23 agosto, dominato dal corpo celeste Sole): Onice (altri suggeriscono anche lo Zircone). 

Si dice che i nativi di questo segno siano particolarmente bravi nel pensare ed implementare soluzioni pratiche. 

In genere vogliono essere al centro dell'attenzione e hanno un alto grado di vitalità. 

I Leoni sono leader naturali, amano i bambini, il lusso e i gioielli e hanno un atteggiamento drammatico di fronte alle questioni della vita. 

Sono talvolta esibizionisti, egoisti, dominanti, rumorosi, prepotenti, arroganti, presuntuosi, pomposi, capricciosi, ma anche determinati, carismatici, esigenti, atletici, intelligenti, competitivi, appassionati, testardi, leali, volitivi e di solito rilassati. 

Possono diventare aggressivi o addirittura potenzialmente distruttivi. L’onice propizia forza e calma, aiuta a mantenere la propria disciplina interiore e a concentrarsi sui propri obiettivi. 

Tradizionalmente, questa potente gemma nera è stata utilizzata anche per la protezione.

6. Pietra portafortuna del segno della Vergine (dal 24 agosto al 22 settembre, dominato dal corpo celeste Mercurio): Corniola (altri suggeriscono anche Citrino, Diaspro, Avventurina e Crisoberillo). 

Si dice che i nativi di questo segno siano particolarmente abili nel comunicare e parlare in pubblico, anche se talora sono naturalmente timidi. 

Generalmente sono considerati perfezionisti, critici, attenti ai dettagli, meticolosi, pratici, con un intelletto acuto e poteri di osservazione. 

Sono anche scaltri e penetranti. Hanno una grande destrezza mentale e cercano di seguire stili di vita sani. 

Possono essere prevenuti, supponenti, ma sono normalmente ben organizzati. 

Amano l'ordine e la pulizia e sanno come dimostrare efficacemente il loro punto di vista in una discussione.

La corniola propizia fiducia e passione e fornisce sicurezza e stabilità quando si affrontano nuove sfide.

7. Pietra portafortuna del segno della Bilancia (dal 23 settembre al 23 ottobre, dominato dal corpo celeste Venere): Crisolite (Peridoto), (altri suggeriscono anche Nefrite e Tormalina). 

I nativi della Bilancia sono portati ad aiutare con la guarigione emotiva (di coloro che ne avessero bisogno) ed a costruire forti legami con le persone che li circondano. 

I nati sotto il segno della Bilancia sono affascinanti, aggraziati, leali e diplomatici, ma talora anche civettuoli e frivoli. 

Amano l'uguaglianza, la giustizia, l’estetica e le cose belle. 

Di solito sono considerati socievoli, educati, gentili, dalle maniere piacevoli, idealisti e pacifici. 

Il periodo propizia radiosità e determinazione di un proprio scopo, facilita la ricerca di serenità, salute, ricchezza e fortuna. 

Questa scintillante gemma verde promuove anche una maggiore comprensione degli altri.

8. Pietra portafortuna del segno dello Scorpione (dal 23 ottobre al 23 novembre, dominato dal corpo celeste Plutone): Topazio (altri suggeriscono anche Berillo, Corallo, Quarzo Rosa e Rodocrosite). 

Gli Scorpioni hanno un immenso controllo sulle proprie emozioni e questo li aiuta a combattere le proprie paure. 

Sono normalmente ipersensibili e quindi riservati, appassionati, sicuri di sé, leali, misteriosi (anche se spesso sembrano un libro aperto), penetranti, investigativi, magnetici, volitivi, resilienti, potenti, sensuali, atletici, pieni di risorse, gelosi, possessivi, irascibili e vendicativi. 

In genere hanno alti livelli di padronanza di sé in tutte le aree. 

Gli Scorpioni sono affascinati dai temi della morte e della rinascita e di quelli soprannaturali in generale. 

Il topazio propizia forza mentale e intelligenza, promuove la tolleranza, la gioia e la stabilità.

9. Pietra portafortuna del segno dello Sagittario (dal 23 novembre al 23 dicembre, dominato dal corpo celeste Giove): Turchese (altri suggeriscono anche Citrino e Topazio). 

I Sagittari tendono ad essere ottimisti e appassionati. 

Sono avventurosi, indipendenti, amichevoli, entusiasti, di larghe vedute, talora eccessivamente ottimisti, coraggiosi, intelligenti, teorici dell'amore. 

Essi tendono ad applicare la teoria alle cose pratiche, ad essere super-realisti, carismatici, civettuoli, e indipendenti. 

Non amano le restrizioni. 

Sono loquaci (quando si aprono), intrattenitori naturali, impulsivi, esagerati, eccessivamente indulgenti e schietti. 

Sono costantemente affamati di conoscenza, opportunistici, filantropici e filosofici. 

La turchese propizia benessere e buona fortuna, offre protezione per i viaggi e incoraggia idee nuove.

10. Pietra portafortuna del segno dello Capricorno (dal 21 dicembre al 19 gennaio, dominato dal corpo celeste Saturno): Rubino (altri suggeriscono anche Ematite, Lapislazzulo/i, Onice, Giaietto e Ossidiana). 

Dotati di testa salda e spesso benedetti da benessere fisico e mentale. 

Sono lavoratori ambiziosi, determinati, pazienti, maturi, potenti, riservati e distaccati, cauti, irascibili ma generosi. 

Sono autodisciplinati e rispettano l'autorità. 

Sono orientati verso la propria carriera, con una notevole capacità di resistenza e pazienza. 

Mostrano spesso il loro lato più duro e misterioso per impedire agli altri di ferirli, ma dentro di loro c'è un essere umano affascinante e appassionato. 

Possiedono anche un notevole senso dell'umorismo. 

Il Rubino propizia protezione e vitalità, ripristina forza e vitalità. Infonde anche fiducia e coraggio.

11. Pietra portafortuna del segno dell'Acquario (dal 20 gennaio al 18 febbraio, dominato dal corpo celeste Urano): Granato (altri suggeriscono anche Opale e Ametista). 

Gli Acquari traggono la loro forza dalla radice della spina dorsale. 

Questo segno ha bisogno di supporto che aiuti i suoi nativi a rimanere con i piedi per terra. 

Essi amano aiutare gli altri. 

Sono liberali, democratici, umanitari, di larghe vedute e combattono per l'uguaglianza sociale. 

Sono considerati riformatori, anche se a volte possono essere freddi e indifferenti. 

Sono spesso eccentrici, irregolari, ribelli, imprevedibili, altamente supponenti, originali, unici, amichevoli, dalla lingua tagliente, idealisti, fantasiosi, pronti a cambiare idea e risoluti e goffi. 

Il granato propizia vitalità e passione, promuove amore, compassione e lealtà.

12. Pietre portafortuna del segno dei Pesci (dal 19 febbraio al 20 marzo, dominato dal corpo celeste Nettuno): Ametista (altri suggeriscono anche Acquamarina, Fluorite, Cromo-Diopside). 

I nativi di questo segno sono attivi nella vita sensuale e sessuale. 

In queste persone, si dice che le emozioni e la creatività non conoscano limiti e che i loro poteri intuitivi siano i più alti tra tutti i segni zodiacali. 

Indipendenti, determinati e innovativi. 

Sono altamente creativi, arguti, appassionati e amichevoli. 

A loro piace prendersi cura degli altri, ma sono spesso visti come inaffidabili a causa del loro temperamento mutevole. 

L’ametista propizia calma e ringiovanimento. 

Porta equilibrio alle forti emozioni, ripristinando la pace e l'armonia interiore, migliora l'intuizione e aiuta a prendere decisioni difficili.

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